giovedì 5 gennaio 2012

Capodanno a Barcellona, in compagnia di Gaudì

Come ormai accade da 5 anni a questa parte io e la mia dolce metà abbiamo voluto trascorrere il capodanno fuori dai confini nazionali; quest’anno la scelta è andata su Barcellona, stupenda città della Catalunia. Come ogni viaggio che si rispetti prenotiamo un volo a buon mercato e in questo la compagnia Ryanair ci propone ottime alternative sia per gli orari che per il prezzo. Purtroppo però a conti fatti si rivelerà davvero poco professionale per gestione dei passeggeri e puntualità. Altro passo importante è la scelta dell’hotel, ed è qui che entra in scena mia moglie che spulcia a dovere ogni forum per scegliere al meglio l’alloggio; dopo estenuanti ricerche decidiamo di prenotare l’hotel Vilamarì****, nei pressi di Plaça de Espanya. La posizione dell’hotel è ottimale, nelle vicinanze ci sono numerosi ristorante e il famoso Centro Commerciale “Las Arenas” dove poter soddisfare ogni esigenza e non ultimo 2 linee della metro che in meno di 2/3 fermate ti portano nel cuore della città (per gli spostamenti abbiamo acquistato il T10 che consente di usufruire di 10 corse delle metro). Senza dilungarmi troppo sull’hotel voglio solo sottolineare la pulizia perfetta delle stanze, il frigobar e wifi gratuito ed infine la cordialità del personale. Il nostro tour catalano inizia con una cena da Mussol, buonissimo ristorante che propone piatti tipici spagnoli; dopo aver gustato la carne e varie tapas andiamo a letto a recuperare un volo non troppo tranquillo.
E’ il 31 dicembre, la città si prepara a festeggiare il 2012 e noi con essa, la nostra prima tappa è las ramblas ed il mercato della baqueria dove capiamo subito che è necessario avere gli occhi aperti per evitare qualche dispiacere (i borseggiatori sono dappertutto ma c’è tanta polizia in Giro). Lasciato il mercato proseguiamo la passeggiata sulla Ramblas fino ad arrivare alla colonna di Cristoforo Colombo che indica l’inizio dello splendido lungomare catalano. A piedi arriviamo a Barceloneta (la spiaggia dei catalani) per poi dirigerci per pranzo al Parc de la Ciudadella. Dopo esserci riposati proseguiamo il nostro tour con la visita del Barrio Gotic, antico quartiere di Barcellona, dove si respira l’aria di un tempo con botteghe e chiese che rendono questo posto ancor più caratteristico. Avendo acquistato su internet la Articket (25 € cad.) che ti permette di visitare 7 musei della città decidiamo di vedere il museo di Picasso che a dirla tutta ci ha un po’ delusi per la pochezza delle opere esposte. Ormai è tempo di rientrare in hotel per prepararsi al cenone e poi alla festa in piazza Catalunia. Per cena abbiamo prenotato da Dim Sum Wok che offriva un menu di pesce fresco cucinato al momento a prezzi davvero concorrenziali. Contenti e sazi dal cenone ci dirigiamo a Plaça de la Catalunia per festeggiare il nuovo anno. La piazza era stracolma di persone ma con nostra grande sorpresa non è stato organizzato alcuno spettacolo pirotecnico (sarà forse la crisi economica!!?? Mah). Avendo fatto tardi la sera precedente il primo dell’anno è all’insegna del sonno, tant’è che ci svegliamo quando ormai è ora di pranzo e proprio per questo decidiamo di andare al Mare Magnum, grosso centro commerciale costruito sul lungomare di Barcellona. Dopo aver messo sotto i denti qualcosa, ci siamo diretti al famoso acquario che ospita uno degli squali in cattività più grande al modo. Abbiamo acquistato i biglietti su internet (30 €) consicchè da evitare l’enorme fila all’ingresso. Lo spettacolo è assicurato ed il prezzo del biglietto li vale tutti; l’attrazione principale, lo squalo toro, lungo quasi 5 metri, osserva noi turisti incuriosito ed è molto bello ammirarlo nel tunnel trasparente. Nel pomeriggio visitiamo il Macba (museo d’arte contemporanea) per poi andare a ricaricarsi in hotel. Con mia moglie decidiamo che è tempo di provare queste famose tapas e il personale dell’hotel ci consiglia la catena di ristoranti Tapa Tapa, mai scelta fu più azzeccata. Il locale è bello ed accogliente ed il cibo è davvero molto invitante.
Ma non si può visitare Barcellona senza aver visto le opere “fantasiose” di Gaudì... con il nostro abbonamento visitiamo Casa Milà (o La Pedrera come la chiamano in città), molto interessati sono gli interni della casa, ma soprattutto bisogna soffermarsi sulla terrazza dove è possibile ammirare le strane forme dei comignoli. Su Passeig de Gracia è possibile ammirare anche l’altra opera del maestro Gaudì, cioè Casa Batlò. Per gli amanti dello shopping questa enorme strada ospita i negozi delle più importati griffe di moda. Nuovo giorno e nuovo itinerario, questa volta tocca a Parc Guell, altra stravaganza di Gaudì che su commissione di Guell ha realizzato questo Parco dalle caratteristiche architettoniche difficili da descrivere. Il pezzo forte è il famoso Gecho che domina l’ingresso del parco, senza dimenticare la terrazza che domina l’intera città. Nel pomeriggio visitiamo il museo nazionale (Mnac) per poi andare a goderci l’ennesima cena spagnola a base di paella, sangria e soprattutto crema catalana.
Ultimo giorno a Barcellona, la tentazione di andare a visitare il Camp Nou è tanta, ma non riesco a convincere mia moglie d optiamo per la visita allo stupendo quartiere del Monjuic dove tra l’altro, oltre a passeggiare per gli stupendi giardini che avvolgono il quartiere, visitiamo un interessantissimo museo dedicato Mirò. I giorni sono trascorsi troppo veloci, questo forse vuol dire che siamo stati davvero molto bene in questa città che in certi aspetti si avvicina a quella mia di origine … cioè Napoli. Gli spagnoli si sono riconfermati (ndr come a Madrid) un popolo davvero spontaneo e gentile; sicuramente in futuro sarà una città che vorremmo rivedere.
Per approfondimenti, come al solito, sono a vostra disposizione.

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